Bicchieri rotti, sei sorrisi che si stendono.
Schegge trapassano i cervelli;
ora il diavolo si può avvicinare e consigliare il piatto del giorno.
Un piede scivola fuori dalla sua casa.
E lei si avvicina.
Sulla panchina, si siede ed è l’anniversario
di quella che ero un anno fa,
delle magliette colorate dei comici.
Di quelle magliette che ti hanno fatto allontanare…
Il mio amore che sa di un frutto esotico.
Non c’è nient’altro che io possa offrire.
La mia ilarità pesa sulle guance
Mentre io accarezzo le tue,
son curvate di divertimento.
La sera si chiude,
l’amore è stato venduto all’asta.
Non è questa frase che mi suona familiare…
Sono i miei passi verso un’altra stanza,
che non mi appartiene,
che non sarà mai mia, né sua, né di lei.