La luce si disperdeva ritmicamente
battendo la pelle lucida
battendo il sole arrabbiato
e la terra nera
e i tuoi gridi di vittoria
Hai sperato il tuo nome non venisse chiamato
e il tuo destino non ti venisse offerto
che era più semplice rimanere nell’ombra
e lamentarsi e gemere…
e vederti andare via
e impolverirsi insieme al cretonne
e piegarsi insieme al legno bagnato
perdi ancora qualche lacrima
aspettando l’alba
che ti culli
come una madre
come una coperta
come una musica.